Storie di parodia quotidiana

Come una canzone

Se c’è una cosa che proprio non so fare è cantare.

Eppure, in macchina, con il sottofondo coinvolgente di una hit del momento, mi pare d’essere veramente un usignolo, mentre riproduco le strofe, in un magistrale inglese maccheronico scandito fluentemente.

Senza accompagnamento, è però lampante che io sia intonata come un gatto con le coliche.

Nonostante ciò, mia figlia, accoccolata fra le mie braccia in un momento di siesta fra una corsa disperata attraverso il salotto e un salto dal divano al cardiopalmo su mio urlo vichingo di rimprovero, mi chiede sempre di cantare per lei, proprio come fossi un bravo Jukebox.

<Mamma, canti Azzurro?> domanda, dolcemente, una manina aperta, appoggiata sulla mia guancia.

<Azzurro, il pomeriggio è troppo azzurro e lungo, per me…>comincio a solfeggiare io.

<Mi accorgo, di non aveee rissose sensaa di te…> completa lei in un sussurro incantato, lo sguardo fisso sulle mie labbra, l’espressione trasecolata come se a cantare fosse stata Marilyn Monroe “Buon Compleanno” a Jhon Fitzgerald Kennedy.

<Mamma, canti il coccodrillo come fa?> chiede ancora lei.

<IL COCCODRILLO COME FA..DU DU DU DU..NON C’E’ NESSUNO CHE LO SA..DU DU DU DU> intono io, buttandomi immediatamente nell’interpretazione di una versione grattata alla Joe Cocker della famosa canzoncina.

Ride.

<Canta Stella Stellina> dice poi, per godere di qualcosa di più soft.

Io mi specchio nei suoi occhi, cantando.

Ad un certo punto, quella strizza le palpebre, mi sorride e balza giù dal divano, riprendendo a scorrazzare con la compostezza di un macaco e la spavalderia di un bulletto di strada, alla ricerca di qualche nuova attività per mettere a repentaglio la sua incolumità.

Io me ne sto sul divano, le braccia ancora tese, un’espressione ebete dipinta in volto: penso a quanto i nostri figli ci apprezzino profondamente, nonostante i nostri limiti, pendendo dalle nostre labbra, ignorando le nostre imperfezioni.

Ecco, ti vogliamo abituare ad adulti imperfetti che si mettano sempre in discussione, in gioco; pronti ad esaminarsi, senza dare mai nulla per scontato, anche un amore così incondizionato.

Grandi pronti a guadagnarselo ogni giorno, questo incredibile sentimento.

Adulti, insomma, disposti costantemente a prendersi un minuto per cantare canzoni stonate, meglio che possono, cercando di migliorare ogni giorno, o almeno di strapparti un sorriso, sfruttando ciò che sanno fare.

Vogliamo insegnarti disperatamente, in conclusione, che nulla è perfetto e illimitato:
nulla, tranne la nostra motivazione.

Nulla, tranne il nostro immenso, indescrivibile amore.