Storie di parodia quotidiana

SII COME L’OPOSSUM!

Chi l’ha detto che l’attacco è in ogni caso la miglior difesa?

Chi l’ha detto che essere tosti, bellicosi e veementi è sempre e sicuramente l’opzione migliore?

IO DICO, non è detto!

Io sono una persona a scoppio ritardato, senza scatto alla risposta per intenderci, anche detta “diversamente pronta”: il risultato è che, prima di maturare ed esprimere una risposta ad un affronto o ad una contestazione, che non suoni solo come un preoccupante spasmo pre-morte ovvero una contumelia al contrario sillabata da un posseduto, mi ci vuole un po’ di tempo.

Normalmente, il periodo di incubazione va dalle 6 alle 12 ore, per sfogarsi dignitosamente e gloriosamente circa all’imbrunire, mentre mi infilo nel pigiama con l’emblematica scritta “To do list: Sleep” ovvero transitando davanti allo specchio del bagno per raggiungere lo spazzolino: lì mi ergo fiera davanti allo specchio come Napoleone Bonaparte (in vestaglia), e come un dicta, enuncio la mia inequivocabile e giustissima posizione sulla questione, dinnanzi a un pubblico esultante e inneggiante il mio nome, costituito dal deodorante per sudorazioni intense e alla crema notte per pelli miste.

Ah, quante volte mi è capitato di sentire la frase “AL POSTO TUO, IO SI’ CHE AVREI SAPUTO COME RISPONDERE! L’AVREI RIVOLTATO COME UN CALZINO!”

Ottimo, ma anche se questa frase a me, nella maggior parte dei casi ( anche se non in tutti, lo specifico) suona come “DAMMI PREVENTIVAMENTE I NUMERI VINCENTI E VEDI COME TI FACCIO JACKPOT ALLA LOTTERIA”, io sono anche un po’ contenta di non riuscire praticamente mai a rispondere con qualcosa che in prima battuta possa suonare come assai ganzo, nel momento specifico in cui si sta svolgendo una conversazione un po’ irritante: questo perché molto probabilmente, la risposta a primo acchito percepita come GANZA si rileverebbe in seguito essere invece STUPIDA, AGITATA,ARRABBIATA e poco PONDERATA.

In altre parole, a volte è meglio tacere.

In alcuni casi,INFATTI, è meglio fare come fa L’OPOSSUM.

L’opossum è una mistura assai curiosa fra un topo e un canguro. Questo esserino, oltre ad essere delizioso ed assai intelligente, è capace di fingersi morto, per sfuggire ai predatori. Per dire, quello simula uno svenimento, e l’aggressore se lo snobba completamente.

Ecco.

In alcuni casi, fingere uno mancamento figurato e rimanere 4 ore in stato simil catatonico, a mio parere, è molto meglio che mettersi a far questioni inutili o a proferire indicibili corbellerie.

Quindi: spargete il verbo!

Fate un pò di più come l’opossum!

O anche: fate come mio marito quanto finge di essere una statua del museo delle cere, fermo immobile nel letto, con tanto di occhi strizzati, quelle sere in cui nostra figlia non ne vuole sapere di chiudere occhio, ma preferisce saltare come un grillo dopato.

Quindi!

Evviva gli opossum!

Evviva Chi, VOLENTE O NOLENTE, PENSA PRIMA DI PARLARE!