Quest’estate abbiamo ricevuto in dono degli stivaletti per la pioggia,azzurri, bellissimi, praticamente nuovi, usati pochissimo, perché si sa, i piedi dei bambini crescono davvero in un lampo.
Aspettavamo con ansia, allora, l’occasione di utilizzarli per bene, avendo temporeggiato affinché il piedino della nostra bambina fosse diventato giusto per loro. O loro giusti per i piedi, mettiamola così.
<Oggi pomeriggio andiamo ad insegnare alla Lea a saltare nelle pozzanghere?> ho chiesto al Claudio, sabato pomeriggio.
<Come scusa?> ha detto girandosi con espressione attonita, le sopracciglia all’attaccatura dei capelli.
<…a saltare nelle pozzanghere, dico> ho ripetuto.
Quello si gira, nuovamente, sospirando: < a saltare nelle pozzanghere> ha borbottato scuotendo la testa.
Ecco, indossati gli stivali e una volta usciti, in realtà non c’è stato molto da spiegare.
<Ecco Lea, ti faccio vedere: quando indossi questi stivaletti, le pozzanghere sono proprio fatte apposta per essere pestacchiate. Puoi saltarci dentro, oppure pestarle come stessi ballando il tip tap>.
Quella mi ha guardata, ha ripetuto: <pozzanghire?> poi ha preso a dar la caccia alle pozzette d’acqua, pigiandole come si fa con l’uva durante la vendemmia.
Siamo tornate a casa un po’ zuppe, devo ammettere, ma molto contente, inebriate ed euforiche.
Comunque con i piedi asciutti.
Ecco, quello che ho tentato di fare è spiegarle che nelle pozzanghere ci si può saltare, certo, ma solo con le scarpe giuste: con i mocassini scamosciati no, con le botte certamente sì.
Così come la domenica pomeriggio si può giocare con la farina e assumere la nuance del signore che fa la statua umana in piazza, nelle città, perché abbiamo tempo poi, per pulire noi stessi e ciò che ci circonda con calma, il lunedì sera invece meglio di no,perché la mamma è incasinata a far la cena e allora già pulire le cose base non le viene proprio benissimo.
Ho cercato di farle capire, in sostanza, che c’è un momento giusto per ogni cosa, e questo, certamente, è proprio il momento giusto per essere bambini.