Storie di parodia quotidiana

Avanti poppa!

L’allattamento, ah, l’allattamento.

Prima di riprodurmi non ci avevo mai fatto caso, a questa pratica, che per me, come esperienza personale, è diventata una consuetudine quotidiana, da due anni a questa parte.

Sono una specie di esperta lattiero-casearia ad honorem, dopo mesi di pratica indisturbata e appassionata.

Sono anche diventata sorda a comando e nel frattanto, ho affinato le mie arti e doti comiche nella ricerca di risposte sempre più ricercate e magistrali a domande e pareri poco cordiali.

Sono diventata rossa, mi sono arrabbiata, un sacco di volte.

Tutto questo, ha rafforzato il legame con mio marito e mia figlia.

Con parenti e amici veri, che ormai sono aggiornati, istruiti e ragguagliati sulla questione, che potrebbero andare a fare pratica come aiuto-ostetriche professionali.

Il legame con me stessa, la mia sicurezza: la consapevolezza che una mamma ha sempre a che fare con la valutazione dell’altro.  La capacità di rispondere in francese, togliendosi il cappellino e facendo un breve inchino:”CHISSENEFREGA!”

<Due ANNI?

Ma sei impazzita?

Cioè, ma tua figlia ha i denti di un piranha del Rio delle Amazzoni, la morsa di un babbuino della steppa e l’arcata completa di un pesce balestra titano.

Mangia la pizza, il pane con la marmellata, l’anguria e le barrette al sesamo.

Fischietta Einaudi mentre decide che università scegliere,

e tu, MADRE vischiosa, collosa e adesiva, ancora le dai la POPPA?>

Sì, esatto, faccio outing, pubblicamente.

Ancora le do la poppa.

Certe volte faccio fatica, certo, ma in generale, che c’entra la poppa?

<AH, ma la poppa non era la causa del surriscaldamento globale?>

Avere un bimbo piccolo richiede pazienza e massima dedizione.

Al massimo la poppa mi ha dato e mi dà una mano, in verità.

No, non ho le fisse, non sono 100% bio, 100% Montessori, solo sedia Stokke e unicamente Birkenstock foderate di lana cotta (fondamentalmente perché siamo poveri in canna e nessuno ce li HA ANCORA regalati.).

So che tanti amano etichettare, incasellare, separare, dividere in fazioni. Parlare per stereotipi, arricciare il naso, alzare gli occhi al cielo.

A me piace unire, invece. Conoscere, sostenere, apprezzare e comprendere.

Per me tu, altra mamma diversa da me, sei brava quanto me: con la tua storia, le tue scelte, il tuo vissuto, le tue passioni e convinzioni. Poppa o non poppa. Per tutti i giudizi che ti hanno fatto male, tuo figlio che sorride radioso e la più incisiva delle risposte.

Con poche righe mi espongo, e raccolgo le critiche. Con poche righe mi espongo e intanto semino amore.

Ancora do la poppa.

Sicuro!