Storie di parodia quotidiana

Scary Movie!

Alle volte, la parte di me che è convinta di essere temeraria e coraggiosa, si palesa e manifesta arrogantemente, fino a spingermi avventatamente a proporre al Claudio di guardare un film horror.

“Cla! Guardiamo un film di paura?”

“Ma dai, che poi non dormi più!” mi sbeffeggia lui, per tutta risposta.

“Senti, pensa per te, fammi il favore!” rispondo io, risoluta.

E così, quello si mette prontamente a scorrere le anteprime e visionare temibili trailer.

“NO, bé, quello mi pare un po’ esagerato.. No, no, gli esorcismi evitiamoli che poi per un mese devo andare in giro accompagnata..”

“Quindi?” dice lui voltandosi verso di me, con espressione esasperata.

“Cla, una roba normale! Una via di mezzo, un livello intermedio..un lungometraggio d’autore inquietante ma non troppo, splatter onestamente lo eviterei, impossessati abbiamo detto anche no, magari farei un pizzico di thriller con due ectoplasmi che non guastano mai, SEMPRE CHE NON SIANO eccessivamente incazzati, CERTO, e, SE SEI d’accordo, starei su niente di troppo verosimile che poi metti che domani io mi trovi costretta ad andare giù a buttare l’immondizia, magari da sola, con la luce delle scale col timer che si spegne a tradimento.. No, no, na’roba medium, ecco..”.

Alla fine di svariati monologhi sulle caratteristiche del “film del terrore perfetto e mediamente raccapricciante”,”l’indulgente ma non troppo” Claudio, seleziona autonomamente un titolo, d’un tratto diventando sordo alle mie rimostranze.

Per circa l’ora e mezza seguente, me ne sto solitamente a visionare uggiolando il detto film, sbirciando attraverso le fessure fra le dita della mano che tengo strategicamente spiaccicata in centro faccia, così da filtrare le spaventevoli scene dello spettacolo.

“Ci vedi bene?”
“Sì, sì, benissimo,GRAZIE!”

“Tutto ok?” mi chiede Claudio ogni tanto, sorridendo.

“Sì certo, benissimo!” Rispondo, ricomponendomi un poco.

Seguono sussulti, gridolini ed eloquenti strillini assai assennati, tipici di una donna adulta.

Giunti alla fine della spaventevole proiezione, ecco che mio marito si alza prontamente.

” Scusa, ma dove vai..? ” faccio io allarmata, scattando in piedi a mia volta.
“a portare il Marvel..” risponde lui.
“Ma.. Io.. Io devo lavare i denti..”
“Hai bisogno di aiuto, per caso? Oppure.. Come avevo detto io.. ADESSO HAI PAURA?”

“Tzé… paura io?!” dico incamminandomi valorosamente e di gran carriera verso il bagno, orgogliosa come non mai, attenta a non accelerare il passo e ostentando tranquillità e distensione ai limiti della spacconeria.

Appena esce, lavo i denti velocissima attenta a non guardare MAI lo specchio, piombata in un potpourri di ricordi relativi a vari spezzoni di film del terrore visti nel passato, per poi PROCEDERE ad illuminare a giorno tutta la casa che la Diga delle Tre Gole farebbe fatica a supportare cotanta richiesta d’energia, rabbrividisco visibilmente, corro lungo il corridoio facendo gridolini e acuti urletti teatrali, e mi getto a letto, al sicuro sotto le coperte, che come tutti sanno, PROTEGGONO DAI MOSTRI.

Nota bene:ora che sono madre faccio comunque le stesse cose, naturalmente.

Post Scriptum: Carissima Lea, mi sa che per i mostri sotto al letto o nell’armadio dovrai riferirti a papà Claudio, io nel frattanto, mi nasconderò volentieri insieme a te.