Le vostre storie di Parodia #nonsiamolesole!!!!

Le vostre storie di Parodia: Beatrice&Giacomo

Modi infallibili per far dormire un neonato:

  • Immedesimarsi in Ambrogio dei Ferrero Rocher, e far fare un bel tour in macchina al piccolo erede;
  • attaccare su Spotify i Metallica, gli ACDC, oppure i Punkreas;
  • godersi una passeggiata col passeggino in pieno centro storico.

Centro storico?

Massì, dai, nulla è più soporifero e rilassante di un “massaggio da ciottoli di porfido”!

Con grande piacere ecco una nuova Vostra Storia di Parodia: scritta da Beatrice, mamma del piccolo Giacomo.

“Vi siete mai chiesti perché le vie con le pavimentazioni più dissestate sono quelle con la maggiore concentrazione di passeggini? Io fino a circa tre mesi fa non lo capivo proprio e anzi, ero la prima a imprecare ogni volta che prendevo un buco con la macchina o, che passando per certi tratti di strada, dossi compresi, mi sembrava di fare una jenkana e rivivevo quel mal d’auto che avevo da bambina…quasi quasi tornavo in farmacia ad acquistare i braccialetti.
Adesso invece mi ritrovo anche io con un passeggino e il mio bambino, alla ricerca sfrenata di tutto ciò che prima avrei evitato: il tutto per far sì che il mio piccolo cucciolo non venga improvvisamente impossessato dal demonio ed inizi a strillare così forte che nemmeno i più grandi cantanti possono raggiungere tali note…ogni volta che il mio amato pulcino inizia ad intonare quei suoi acuti, io prendo a camminare così veloce nel tentativo di farlo calmare ed evitare che la gente lo senta (cosa assai improbabile), che se ci fosse un talent scout potrei essere selezionata per qualche gara di velocità.
Poi, non appena vedo avvicinarsi quella tanto attesa pavimentazione sconnessa, quel bellissimo ciottolato, faccio uno scatto felino finale che neanche Bolt potrebbe battermi ed è proprio appena le ruote toccano la prima mattonella che lui smette di strillare e immediatamente chiude gli occhi, tornando ad essere un magnifico angioletto.
Farei volentieri una richiesta speciale ai comuni di non pensare solo all’estetica delle strade, ma di salvaguardare anche gli uditi dei cittadini ed evitare a noi mamme di arrivare ogni volta a casa fradice e stanche come se avessimo appena percorso una maratona.”