Storie di parodia quotidiana

Come tutto è iniziato: le storie di una scrittrice amatoriale.

Fin da piccola lettura e scrittura hanno fatto parte della mia vita.

L’amore per la lettura me lo ha trasmesso la mamma, la quale prima di darmi la buonanotte, mi leggeva sempre una fiaba: adoravo vederla pronunciare le parole, aggrottare la fronte, guardare i suoi occhi che scorrevano veloci sulle pagine e i cerchi e le onde che si disegnavano sulle sue labbra ad ogni appassionata interpretazione del testo.

Rimanevo letteralmente rapita ad osservarla. Ed intanto nella mente si disegnavano e snodavano paesaggi fantastici, popolati da personaggi formidabili, illuminati appena dalla luce dell’ abat jour sul mio comodino.

Una sera le ho consegnato solennemente un libro che avevo rinvenuto nello scaffale in corridoio:
<mi leggi questo, mamma?> le chiesi posando fra le sue mani “Le mille e una notte”.

Per chi non lo sapesse, l’ opera sopracitata raccoglie una raccolta di novelle di origine orientale, dal coinvolgente, lussureggiante e dorato sentore d’Arabia , Persia ed India, in cui naturalmente abbondano i contenuti vietati ai minori di 18 anni.

La mamma non si è fatta certo pervadere dallo sconforto, e si è messa a leggere prontamente il libro da me scelto, filtrando, modificando e sostituendo con vicende più soft, le parti eccessivamente drammatiche, cruente o un po’ troppo scostumate, per essere riportate a una bambina. Quando anni dopo l’ho riletto autonomamente, mi sono complimentata con lei, in quanto, nonostante le doverose censure, era riuscita a mantenere vivo lo spirito preponderante e ammaliante dell’opera.

“I bambini non ricorderanno se la casa era lustra o pulita, ma se leggevi loro le favole”
Betty Hinman

Il sabato mattina era giorno di spesa, e la mamma spesso e volentieri mi concedeva un libretto, che divoravo nel giro di un giorno o due: ho una collezione invidiabile di Piccoli Brividi, e ancora serbo nel profondo del cuore le immagini e le emozioni che mi hanno trasmesso i libri di Silvana Gandolfi e Bianca Piztorno.


Non ricordo precisamente se fosse il novantanove o il duemila, ma mio fratello, un Natale circa di quell’epoca, mi fece il regalo più bello di sempre (dopo la Bebi Mia, ovviamente): Harry Potter e la Pietra Filosofale.

E da lì è la storia di un grande amore, che non ha bisogno di ulteriori approfondimenti.

Comunque.

In seguito, crescendo, ho sempre letto molto, anche volumi complessi, classici, tomi col peso specifico di una lastra di marmo di Trani, libretti introspettivi, narrativa leggera, romanzi gialli, storie d’avventura…insomma, davvero di tutto: la costante è ogni volta la medesima, ovvero IL BUIO, cioè chiuso il libro non ricordo quasi più nulla, e vengo pervasa dal vuoto siderale se interrogata non solo sul titolo, ma anche sull’identità dell’autore di quanto letto. Se mi invitassero ad un club del libro farei scena muta, e probabilmente mi limiterei a balbettare frasi udibili solo all’orecchio fino di un cane, capace di captare gli ultrasuoni.

Ciò che leggiamo però, lascia dentro di noi una traccia. Sempre, anche se si ritiene di non tenere a memoria nulla. E’ questo il bello.


Quando finisci un libro e lo chiudi, dentro c’è una pagina in più. La tua.”
(Fabrizio Caramagna)

Nel frattempo gli anni sono passati, mi sono sposata con il Claudio e presto la nostra famiglia si è allargata, con l’arrivo di una bellissima bambina di nome Lea.

Grazie alla maternità, e al tempo “più libero”, per modo di dire, che questa mi ha concesso per alcuni mesi, mentre la mia anima veniva nutrita da un amore inedito e travolgente e i miei sensi acuiti da quella incredibile nuova avventura, si è risvegliata in me una potente vena artistica, che finalmente ha trovato sfogo e un canale per raggiungere i miei tanto agognati lettori, anche grazie ad un consiglio del mio brillante consorte: in un pomeriggio d’estate, ha visto i suoi natali il mio adorato Blog “Storie di Parodia Quotidiana”, una vera e propria casa per i miei racconti, abitata da tutto ciò che è davvero importante per me.

Mamma mi ha trasmesso con amore e dedizione la passione per la lettura.

Dall’amore per lettura è nato quello per la scrittura.

(Praticamente è sempre tutto merito della mia amata mamma, stringi stringi.)

Questa è la storia di come tutto è iniziato, ed è anche il motivo per cui con il Blog non sto cercando né popolarità, né guadagno.

Il mio desiderio e fine ultimo è semplicemente e unicamente

SCRIVERE