Le vostre storie di Parodia #nonsiamolesole!!!!

Le vostre storie di Parodia-Sofia&Bianca

Io e Sofia ci incontravamo sempre nella sala d’aspetto della ginecologa: la nostra dott.ssa fissava ad entrambe la visita lo stesso giorno, dato che le nostre gravidanze erano iniziate più o meno nel medesimo periodo e procedevano quindi di pari passo.

Ci conoscevamo solo di vista e per questo ci limitavamo a sorriderci e salutarci, anche se ormai era diventata familiare l’abitudine di spalancare la porta e trovare l’altra ad attendere la vista, mentre le nostre pance lievitavano ogni mese un po’ di più e le emozioni si facevano sempre più difficili da contenere.

Ricordi di pancia ..

“Chissà cosa aspetta..chissà quando deve partorire lei..” blateravo curiosa a Claudio ogni volta, tornando a casa dallo studio medico.

“Ma chiedile qualcosa no..mica è così complicato..” rispondeva lui spicciamente.

“Magari la prossima volta LO FACCIO” rispondevo io, decisa.

All’alba dell’ultimo mese di gravidanza, siamo riuscite finalmente a trovare il coraggio di interagire, e gli interrogativi che ci assillavano reciprocamente, hanno trovato finalmente risposta:

·         DIMMI,DIMMI,cosa aspetti tu?

·         Ma….Quando devi partorire?

·         Ma tuo marito è Ermal Meta oppure è solo un suo sosia?

Sofia è la mamma della piccola Bianca, ed io l’adoro perché è spiritosa, sorridente,dolcissima, amante della natura e di buon cuore, esattamente come la sua bellissima e sorridente bambina.

Sono quindi piena di gioia ed orgogliosa di aggiungere  la Sua storia di Parodia, che si conclude con un consiglio importantissimo per tutte le mamme/papà/nonni/nonne/tate/zie/zii etc.,da appuntarsi ASSOLUTAMENTE!!!

Buona lettura!!!!

BREVE STORIA TRISTE

Avete presente la quantità di pipì che può contenere un pannolino dopo una notte intera?

Lo stesso pannolino che quando lo si cambia la mattina tutte noi non capiamo com’è possibile che nostro figlio possa gingillarsi  per casa con nonchalance, appena sveglio, con un macigno del genere addosso?

Aggiungete una cena a base di asparagi.

….se l’avete già sperimentato mi potete capire ….

Se non l’avete mai fatto….ecco, non fatelo!!!

“Amore di mamma, gli asparagi li mangeremo di nuovo quando il pannolino sarà un ricordo lontano!!!!”

TEORIA E PRATICA.

Non so voi, ma io durante la mia gravidanza tanto desiderata e tanto attesa, amavo gongolare della mia situazione di donna incinta.

Amavo essere al centro dell’attenzione e amavo aggirarmi sognante e rilassata per i negozi, a cercar di capire quale tutina facesse al caso mio e della mia bimba in arrivo a settembre, perché “la mezza stagione si sa che è imprevedibile” ….MA A PARTE LA PARENTESI TUTINE, che ho comprato per la nascita e che sono riuscita a metterle solo dopo 8 mesi di vita perché  di taglie e misure non ci ho mai capito nulla…il VERO risvolto dello “stato di grazia della gravidanza” era l’addentrarsi in letture specifiche  per crescere un figlio:

  • sicuro di sé
  • indipendente
  • educato
  • intelligente 
  • collaborativo
  • altruista 
  • artista
  • scienziato
  • astronauta

E CHI NE HA PIU’ NE METTA.

Ecco.

Tra le varie teorie educative, mi ha sempre perseguitato la teoria del NO.

O MEGLIO la teoria del NON – NO!!!!

Al bambino non va mai detto NO: bisogna capire quale è realmente il suo disagio, abbassarsi e parlargli alla sua altezza guardandolo dritto negli occhi e, con tono pacato, tranquillo e comprensivo fargli capire il perché quella determinata cosa che sta facendo NON VA FATTA!!!!!! E per miracolo vostro figlio vi ascolterà e smetterà di farlo e proseguirà verso un’altra attività senza fare storie.

OK.

“Bianca amore mio, vieni qui, che la mamma  (sdraiata per terra) deve parlarti: tesoro mio grande, allontanati gentilmente dalla ciotola del gatto, quelle palline così colorate, invitanti e “profumate” non sono per te, non vanno toccate e non vanno prese e incastonate come diamanti nell’altrettanto invitante ciotola della carne del gatto perché è pericoloso ( e anche un po’ schifoso)…potresti ingerire per sbaglio una crocchetta e questa potrebbe incastrarsi nella tua gola e creare un momento veramente difficile per la tua mammina che si troverebbe a dover mettere in pratica tutte quelle manovre viste al corso sulla disostruzione da cui è uscita traumatizzata e dopo la quale ogni oggetto ed ogni cibo è visto come una minaccia. Quindi amore mio guarda che bel gioco c’è in salotto, vai a prenderlo e portamelo così giochiamo insieme.”

Momento di silenzio.

 “NOOOOOOOO BIANCA SPUTA QUELLA CROCCA, APRI LA BOCCA!!!!! NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO TI HO DETTO DI NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!

Urla disperate, pugni per terra.

Fine della storia.

Morale: 

godetevi la vostra panza e quello che verrà senza troppe domande, le risposte le avrete seguendo il vostro istinto e il vostro cuore.

Ah…. e a parte  gli scherzi partecipate ad un corso sulla disostruzione pediatrica, magari anche più di una volta, e fate partecipare i vostri familiari e chi si occuperà del vostro bambino, la croce rossa ne organizza gratuitamente un sacco in varie città.”.

Sofi, mamma di Bianca _urlatrice di NO