E’ chiaro ed evidente che a mia figlia, nove mesi a mollo presso la località balneare utero, sono sufficientemente bastati.
Eppure, la scorsa estate mi era parso ci fosse un certo feeling, fra lei e la piscinetta.
Oggi, invece, a vedere la vaschetta per fare il bagnetto le si rizzano i ricci dalla testa come quei Troll giocattolo con i capelli colorati che andavano tanto di moda negli anni ’90; appena l’acqua esce dalla doccetta, poi, quella prende a dire “no, no, batta!”, in modo risoluto e convinto,cercando di congedarsi cortesemente come chi tenta di rifiutare un insistente invito a cena, con le mani davanti a sé e arretrando con le sue buffe calze antiscivolo.
“Amore, non è colpa mia se hai deciso di farti i fanghi e maschera con il semolino, vieni qui dai, giochiamo con le pentoline.” faccio prendendola in braccio.
Rimasta solo con il pannolino, eroicamente decisa a sfidarmi, in un tripudio di pelle d’alabastro e fossette deliziose, tira un urlo agguerrito tipo Xena, vicinissimo ai miei timpani, che continuando su questa strada, il ricorso ad Amplifon dovrà essere quasi certamente la mia prossima mossa.
Quando riesco ad infilarla nell’acqua poi, vengono raggiunti decibel da far ululare tutti i cani del quartiere.
Quello è il preciso momento in cui la sua pazienza si esaurisce e l’ira si scatena.
Almeno per un po’.
Certamente, infatti poi, il mix di acqua calda, bolle di sapone, e diversi contenitori con cui sollazzarsi, per un attimo riescono a placare la mia piccola iraconda bambina.
Ma i capelli sono ancora così, tutti impiastricciati e tremendamente incollati, acconciati alla moda di Elvis Presley o Johnny Cash.
Sono consapevole che l’affronto di bagnarle il capo sarà difficilemente perdonato.
Ok, ispiro profondamente e vado, comincio a insaponarle i capelli.
Ecco,
“Spirit Cavallo Selvaggio” è evidentemente un dilettante, a suo confronto, un animaletto assolutamente mansueto e accomodante se paragonato alla mia piccola figlioletta.
Poco dopo, guardiamo il nostro riflesso sul vetro del bagno: la mia bimba è sorridente, profumata e con un riformato senso dell’umorismo.
Io invece, sono bordeaux e ho certamente bisogno di un ritiro in Liechtenstein.
Adoriamo il bagnetto!
Illustration Manon de Jong