Brava mamma!
Brava, per tutto ciò che fai ogni giorno.
“Sono secoli che le mamme fanno di tutto un po’, che c’è di nuovo? Cos’è tutta sta novità? Tra l’altro io sono anche un po’ pasticciona come mamma.. Quindi.. Non so quanto io mi meriti i complimenti.”
“Ecco, invece, io te lo voglio proprio dire:brava mamma!”
Brava, perché ogni giorno pensi prima agli altri e poi a te stessa.
Brava mamma, perché resisti in un mondo che spesso la maternità la considera un privilegio di pochi, quasi un lusso, un’occasione per farsi una bella vacanza dal lavoro alla faccia degli altri.
Brava mamma, perché non perdi la fiducia in te stessa e continui a voler credere e realizzare i tuoi sogni ed obiettivi, nonostante le fatiche e le considerazioni altrui, che non si risparmiano dal considerarti arrugginita e un po’ fuori mercato perché ti sei fermata un po’ ad accudire tuo figlio.
Ma tu ne hai un sacco di nuove competenze: hai sempre l’ansia di serie, ma tanti nuovi optional. Pazienza, resilienza, comprensione, dolcezza e molto, molto spirito.
Brava, perché hai gli ormoni fuori uso da mesi, ma ancora tieni botta, anche se piangi per ogni sciocchezza e fai quella voce gné gné con la quale comunichi con tuo figlio ed anche ahimè, con gli adulti, ormai per deformazione professionale, ad ogni occasione utile.
Brava, perché sei diventata paziente come Gandhi, irriverente come la Litizzetto, comica come la Cortellesi ogniqualvolta qualcuno ti rivolge una frecciatina travestita da battuta, sfoderandoti un mezzo ghigno che Joker sembra al confronto Madre Teresa:
“quindi, adesso vuoi fare anche il part time? Dopo un anno a far nulla?”
” ma quindi? Adesso fai la casalinga? Non bisogna annullarsi per un figlio!”.
“ma non puoi prendere una baby sitter e ricominciare a lavorare seriamente?”
“non sarebbe il caso di trovarsi un lavoro, per contribuire al ménage familiare?”.
“quindi, adesso vuoi fare anche il part time? Dopo un anno a far nulla?”
” ma quindi? Adesso fai la casalinga? Non bisogna annullarsi per un figlio!”.
“ma non puoi prendere una baby sitter e ricominciare a lavorare seriamente?”
“non sarebbe il caso di trovarsi un lavoro, per contribuire al ménage familiare?”.
Brava, perché quando qualcuno ti intimidisce, stringi i denti e pensi a quando tuo figlio arriccia il naso. E nient’altro è più importante.
Brava, se hai deciso di lasciare il lavoro per goderti i tuoi bambini, alla faccia di chi ama fare i tuoi conti di casa. Che ne sa lui di tutti i sacrifici che avete deciso di affrontare, per far fronte a questa scelta!? Lascialo fare il ragioniere ufficiale delle sue cattiverie e freddure e goditi meno oggetti e più sorrisi dei tuoi bambini.
Brava, se hai deciso di non abbandonare la tua carriera, la tua passione, il tuo hobby, che sia pitturare gusci di noci per realizzare coccinelle da vendere al mercato delle pulci o fare la broker a wall street. Brava, perché la tua realizzazione sarà quella della tua famiglia, la tua soddisfazione vento che gonfierà le vele dei sogni dei tuoi figli.
Brava, perché affronti ogni giorno anche se sei un po’ impacciata, stanca, brizzolata e molto astemia, dato che ti sei dimenticata di fare la tinta e ormai non reggi nemmeno lo sciroppo per la tosse, mentre un tempo bevevi birra come un uomo ed ora sei tacciata d’essere diventata un po’ una palla al piede, che alle nove e quindici già dorme, con tanto di bolla al naso.
Brava, perché sai che sei una mamma ma anche una donna e continui a curarti perdonandoti con grande stoicismo la pancetta, risultato di quella fame atavica che ti tormenta quotidianamente.
Brava, qualunque cosa tu faccia, qualunque cosa tu rompa, qualunque cosa tu decida.
Brava, per tutti i rospi che ingoi e anche per tutte le rane immaginarie che rincorri, solo per far ridere il tuo bambino.
Brava, perché hai coraggio da vendere e affronti il mondo a testa alta, con quella piccola manina stretta nella tua, così piccina e minuta ma che trasmette una forza tale da farti muovere mari, scalare monti e guardare sempre in là, verso nuovi orizzonti.