Adulti vs Bambini
I bambini, in un’ età ed in uno stato che viene considerato la massima contrapposizione con la cosiddetta “età della ragione” propria degli adulti, su questi ultimi, vincono a mani basse.
I bambini sono sinceri, a volte così schietti da ferire i più sensibili, proprio perché dicono ciò che pensano. Gli adulti invece, per parere più decorosi, divengono subdoli e fanno buon viso a cattivo gioco, si scordano cosa voglia dire essere onesti e nonostante tutto, amano appuntarsi scintillanti medaglie al petto con grande pomposità, a testimonianza tangibile della loro ragguardevole e considerevole integrità.
I bambini non hanno paura a mostrare le loro debolezze e le paure, non indugiano a chiedere aiuto e, se non sanno ancora parlare, allungano le braccia, piangono e si impuntano, ma il loro messaggio lo sanno recapitare senza alcun problema.
Gli adulti spesso millantano coraggio, grandi capacità, insindacabili prodezze, totale assenza di alcuna necessità di supporto: i grandi fanno la voce grossa, non si fanno mettere i piedi in testa, loro.
Ma poi?
E’ proprio quella la realtà? Il mondo è dei più forti? O il mondo è di coloro i quali capiscono che solo sostenendosi a vicenda, o quantomeno non ostacolandosi, ci si potrebbe risparmiare qualche ulcera perforante?
Non credo sia semplice retorica, alle volte aggiustare la nostra rotta come singoli, anche d’un piccolo grado, potrebbe forse migliorare la giornata di un nostro simile, senza modificare quasi per nulla la nostra e già questo sarebbe un enorme guadagno, forse anche addirittura per l’intera collettività.
Non credo sia semplice retorica, alle volte aggiustare la nostra rotta come singoli, anche d’un piccolo grado, potrebbe forse migliorare la giornata di un nostro simile, senza modificare quasi per nulla la nostra e già questo sarebbe un enorme guadagno, forse anche addirittura per l’intera collettività.
Ma torniamo ai bambini: quelli sanno ridere delle piccole cose, dimostrare con un solo gesto, quotidianamente, quanto tu, adulto, sia fondamentale per loro; sanno gioire per niente, sbellicarsi per una buffa pernacchia, godersi il tempo senza pensieri, divertirsi con nulla.
I bambini, nostra eredità più preziosa,sono lì, davanti ai nostri occhi, per dimostrarci che non abbiamo bisogno di quasi niente, se abbiamo chi ci ama e sostiene e chi crede in noi, per ricordarci che siamo estremamente ricchi e fortunati, se abbiamo chi ci tende una mano nel momento della difficoltà.
Ci parlano una lingua fatta di semplicità, di emozione, di stupore, che spesso abbiamo dimenticato ma che, in fondo in fondo, sappiamo masticare anche noi.
La verità è che siamo noi gli immaturi.
Siamo noi a dover imparare da loro, ogni giorno e giorno per giorno.
Siamo noi a dover farci piccoli, invece di passare il nostro tempo a mostrarci grandi.