Storie di parodia quotidiana

La costellazione dell’amore

Lea scruta la mia pancia.

“Cosa c’è qui?”

Mi gratto il mento.

“Lì ci sono i piedi del fratellino. Credo.”

“E qui? Qui cosa c’è?”

“La sua pancia.”

“E qui?”

“Qui la testa.”

“Qui?!”

“Sì, sta a testa in giù. Lo so, anche per me è strano da pensare. Stare appesi a testa in giù tutto il giorno! Ma si può?”

Scuote la testa.

“Qui cosa c’è?”

“Qui c’è il suo cuoricino.”

“E qui in alto?”

“Lì c’è il cuore della mamma. E qui – dico accarezzandole il petto- c’è quello della Lea.”

Mi guarda, poi sorride.

Si fa pensierosa.

“So che un po’ difficile capire come stanno messe le cose, dato che non si vedono. Come di notte. Ma in realtà alcune cose meravigliose, si vedono solo quando è buio, come le stelle. Allora di notte, quando siamo tutti insieme nel letto, io, te, papà e il fratellino nella pancia, ecco che è chiarissimo dove stanno i nostri cuori: tutti vicini.
E se come le stelle li uniamo con delle linee luccicanti, fatte di sogni e desideri sulla punta del sonno , ecco apparire il più chiaro, il più bello e fulgido disegno, anche nell’oscurità: la costellazione dell’amore.”