Come tutti i bimbi mia figlia periodicamente ha una fissa nuova.
L’ultima, nel nostro caso, riguarda le porte:quella le vuole chiuse se sono aperte e le vuole aprire se sono chiuse.
Passeggiando sul viale principale del paese, chiude tutto ciò che trova schiuso, pulendosi poi le mani sulle ginocchia soddisfatta per il lavoro diligentemente compiuto.
Per quanto riguarda i cancelli chiusi, la storia cambia: si piazza davanti alla serratura e l’analizza attentamente come un piccolo Arsenio Lupin. Poi si gira, mi guarda e ha l’illuminazione. Corre verso di me e inizia a gridare: <Mamma! MAMMA! CAI, CAI, CAI!> indicando concitatamente ora il mio zainetto, ora la serratura in questione. Ah, CAI sta per “CHIAVI”.
Io avrei le chiavi di ogni cancello, secondo lei.
<Amore che sono il sindaco che ho tutte le chiavi della città? Sono mica San Pietro io.. >le chiedo con i palmi al cielo.
Poi sorrido e come al solito la contemplo innamorata, mentre lei continua a gesticolare come un capomastro al suo galoppino che non capisce una mazza di niente.
I nostri bimbi pensano che mamma e papà siano la soluzione a tutto.
Ritengono che essi possiedano le chiavi per aprire ogni porta, risolvere ogni intoppo, superare ogni difficoltà.
Amore mio, non avremo le chiavi per aprire ogni sbarramento, ma per l’amor del cielo, saremo sempre al tuo fianco per affrontare ogni ostacolo che ci si parlerà davanti…
te lo assicura la tua mamma che dimentica e perde sempre le chiavi ovunque, ma che alla fine, riesce sempre ad entrare in casa.
