Storie di parodia quotidiana

Una domenica con il fiato..sospeso!

Ieri era domenica, e senza preavviso, mi sono trovata catapultata in estate.

La Valsesia è così, un momento è novembre e il momento dopo scoppia il clima di Timbuctu.

Non ero pronta, evidentemente: infatti, non ho ancora fatto in tempo ad acquistare la mia crema solare protezione 50+++ effetto ectoplasma o alternativamente a procurarmi uno scafandro da palombaro adatto a tutelare la mia pelle “fototipo schifo” da ustioni da CTO e indesiderati eritemi. Per quanto riguarda poi la prova costume, ho strategicamente deciso di rimandare la pratica all’anno prossimo e di puntare come al solito, sulla simpatia.

Comunque, pur avendo tentato di camminare per tutto il giorno rasente gli alberi per stare all’ombra, mi sono bruciata il collo.

Tralasciando questi piccoli inconvenienti, considerando che la Lea non si è nemmeno scottata il naso, al netto della mia impreparazione e inettitudine nell’essere una madre equipaggiata, posso dire che sia stata una giornata splendida: ieri ho tenuto il mio primo laboratorio di lettura per bambini, ed è stata un’esperienza entusiasmante.

Mia figlia si è anche astenuta dal gridare a ripetizione come un Unno irritabile “MAMMA, POPPA!” mentre leggevo, e ciò lo ritengo essere un risultato assai apprezzabile.

Certo, ieri sera (mentre tentavo di convincere la Lea a considerare per la prima volta nel corso della giornata l’opzione “NANNA”), ero sfiancata come se avessi partecipato alla  Grande Traversée des Alpes, ed  oggi, che è lunedì, ho indossato una t-shirt con scritto “Saturday” a titolo di sprone personale,  ma RAGAZZI, sono davvero felice per l’esperienza.

I bambini non deludono mai, dimostrano sempre di avere una fantasia illimitata, una mente aperta, elastica e flessibile oltre che, naturalmente, un’energia inesauribile stile quasar: mentre a te, adulto, tremano le gambe, ti duole la schiena come fossi un ottuagenario e avresti bisogno impellente di una flebo di fisiologica, quelli con nulla vanno avanti a giocare con l’inarrestabilità di un Caterpillar finché non riesci a convincerli a tornare a casa solo minacciandoli bassamente di buttare nell’umido il loro pupazzo preferito o di metterli in castigo fino a trentadue anni.

Ho letto un libro di Giorgia Cozza, una mia storiella su due Orsi che presumibilmente vivono proprio nei boschi del circondario ( e che i bambini stanno ancora cercando, tra l’altro) e poi abbiamo fatto un gioco, costruito da me e dal Buon Claudio ( più dal Buon Claudio che da me, per dirla tutta).

La Vale e il Bombo, nella magistrale interpretazione di “Ciccio e Martino”. Le maschere sono Home made, opera di mamma Tiziana.

La Vale e il Bobo ( “Bombo”, cit)si sono addirittura mascherati da orso, per rendere più verosimile la cosa.

Vi giuro che non prendo nessuna percentuale o profumata mazzetta per quello che sto per scrivere, ma tantissimo ha fatto la Location: il Campo Sospeso di Vocca, nella nostra bellissima valle.

Immaginate…

Sole a picco, un enorme prato verdissimo, una fontana di sasso, giochi e poi altalene che pendono dai rami degli alberi.

Tende sospese fra le fronde, barbecue e tavoli fluttuanti.

Una fiabesca biblioteca racchiusa fra i tronchi d’ albero, dove poter leggere un libro dondolandosi su una sedia-amaca, il tutto cullati dal vento e dallo scrosciare dell’acqua del fiume Sesia, cornice incantevole e teatro di divertenti sport per i più avventurosi ( esperti e non), come rafting e canoa.

Esplorazione con i nonni della libreria sospesa.

Il piccolo Leo, anni due, zampetta libero sgranocchiando sempre qualcosa, rappresentante onorifico e per eccellenza del bambino ruspante D.o.c. della Valsesia, rigorosamente allevato a terra e lasciato libero di saggiare il verde e gettarsi a capofitto ( e non solo a livello figurativo) nell’esplorazione della natura più incontaminata: si dà il caso che lui sia sempre lì, beato e irresistibile, con un sorriso meraviglioso stampato sul faccino  e un appetito inestinguibile.

A loro un enorme grazie.

Mi sa che adesso faccio “Copia e Incolla” e mi sposto Trip Advisor, già che ci sono.

Comunque.

E’ stata un’esperienza bellissima.

Voto Diesci, assolutamente.

Non potevo proprio non parlarne!



PS: ho PURE fatto una foto con la Pina, e sono finalmente riuscita a dirle che l’adoro, con lo stesso tono di un maniaco sessuale.
Claudio & Company impegnati nel rafting