La Lea è stata due giorni interi solo con papà Claudio, il quale era a casa, in ferie, dal lavoro.
Inutile dire che il mio gentil consorte se l’é cavata benissimo, benché io uscissi la mattina atteggiandomi a negromante, asserendo in modo inquietante, solenne e melodrammatico: “vedrai, sarai più stanco che andare a lavorare”, il tutto scomparendo dietro la porta d’ingresso in modo greve, esattamente al modo di Carlo Lucarelli.
Risultati e conseguenze apprezzabili:
- costruzione (e conseguente test) di una macchina da corsa con tanto di sponsorizzazioni e copilota, tal Sig. Chicchirichì. A bordo, sonaglio-claxon, chiave-carota.

- Insegnamento sistematico della curiosa formula ” chi è papà? L’artigiano della qualità“.
- Utilizzo ostinato e oltremodo cocciuto dei medesimi pantaloni e maglietta del giorno prima, contravvenendo in modo spregiudicato e sfrontato ad ogni petulante prescrizione e indicazione tassativa, lasciata questa mattina corrente della MADRE.