Quante volte abbiamo riso del famoso cliché dell’uomo privo di gioia di vivere, mestamente spalmato sulle mura esterne di un negozio, a fare da perimetro desolante e desolato al luogo dove la propria consorte sta acquistando del vestiario? Seduto scomodo su trespoli di fortuna, visibilmente a disagio, intento ad ingannare il tempo con in faccia dipinta l’espressione più esasperata del proprio repertorio, così tediato ed annoiato che nemmeno i partecipanti ad una convention sui metodi di produzione del truciolato di compensato.
Va bene.
Ci spiace per te, uomo.
Ma io vorrei parlare di un’altra situazione parimenti drammatica e asfissiante per la donna, di cui tutti tacciono, di cui nessuno parla.
LA DONNA OBBLIGATA AD ANDARE AL FERRAMENTA O AL BRICO DI TURNO.
Dato che lui ti accompagna al Pittarello, ecco che ti senti in dovere di ricambiare l’accortezza seguendolo al “Bricoman/Obi del caso”, paradiso della ristrutturazione edilizia, bricolage, rivenditore di materiale tecnico ed ETC. ETC.. (mi cala la palpebra solo a parlarne).
Già oltrepassando le porte d’ingresso senti di non potercela fare.
La noia è a livelli astronomici, quando lui si accosta ad osservare soffiatori e motoseghe, gli occhi al cielo quando ti chiede cosa ne pensi del trapano della black and decker.
Le piastrelle e i copri-presa, il laminato ad incastro e gli scaffali con le lampadine.
L’unico reparto che ti dà un piccolo moto di speranza è quello delle colle e vernici, mentre pensi all’estrema possibilità di sniffarne un po’ da un barattolo per poter resistere a quel tour logorroico fra compensato, pinze e martelli.
Pensi di aver esaurito ogni riserva di ottimismo, quando il tuo lui temporeggia davanti all’espositore dei termostati è lì capisci, invece, che non c’è limite al peggio.
Vacilli e fingi uno svenimento davanti alle stufe al pellet ma cominci a intravedere uno spiraglio di luce quando scorgi le casse all’orizzonte.
Scambi sguardi di solidarietà con altre donne nella tua stessa condizione e cammini incerta transitando davanti al monitor di una televisione su cui gira a ripetizione la pubblicità di una colla col potere adesivo di mille chiodi.
“Andiamo?” chiedi stizzita, ad un certo punto.
“Devo solo guardare un attimo due cacciaviti a stella” risponde con noncuranza lui, esaminando un espositore pieno di cuspidi metallici.
Tu scuoti la testa.
“vado a vedere due candele” dici sospirando, nel vano tentativo di avvicinarti all’uscita.
“FRA UN PO’ ANDIAMO.. tranquilla” sillaba lui, crudelmente.
Sospiri nuovamente, strascicando i piedi.
Non riesci a spiegarti come qualcuno possa spendere i propri soldi e il proprio tempo in cose del genere. E lì, hai l’illuminazione: sei esattamente lui, ora. Ora lo puoi capire intimamente. Sarai meno spietata e intransigente, la prossima volta.
Perché ora..
Ora sai davvero cosa prova, l’uomo fuori dal Pittarello.
Perché ora..
Ora sai davvero cosa prova, l’uomo fuori dal Pittarello.