Occhi sgranati, bocca a formare il profilo di un cuoricino, le labbra che sembrano baciare l’aria:lì c’è tutto, sorpresa e concentrazione.
Le manine sfidano il vuoto, le braccia tese regalano attimi brevissimi di adrenalinica stabilità.
L’andamento è traballante e un po’ sconclusionato, di un beone appena uscito dal bar.
Uno, due, tre passetti.
Mi immagino quattro mariachi apostrofare il momento storico con uno scoppiettante siparietto musicale.
E poi risate a crepapelle quando atterri dentro un abbraccio.
Non c’è fretta, camminerai col tempo.
Ma che goduria ed emozione i tuoi primi passi in equilibrio (precario).