La Lea è seduta sul tavolo in cucina, stranamente in silenzio, davanti a un bicchiere di latte freddo e una fetta di torta alle carote.
“Mamma! Mi passi la lavagna? E anche i gessetti” chiede a un certo punto, con voce squillante, indicando la lavagnetta appesa al muro, dove scriviamo la lista della spesa.
Le porgo l’oggetto.
“Mi disegni la Lea, la mamma e il papà? I cani dopo.” chiede ancora, facendomi cenno di sedere accanto a lei.
“Va bene ci provo eh… Comincio dalla Lea.” dico afferrando il gessetto bianco.
Alla fine della mia opera, mi guarda intensamente.
“Alla mamma devi fare il pancione.” afferma seriamente.
“Giusto!” dico sorridendo, aggiungendo una grossa pancia al disegno della mamma.
Ride.
“Mamma?”
“Sì?”
“Il pancione lo devi disegnare anche al papà, e anche alla Lea.” dice appoggiando un polpastrello sulla lavagna, e lasciando un’impronta di briciole di torta.
Sorrido, e intanto aggiungo a tutti una bella pancia.
Appoggio la lavagna in verticale.
La Lea la contempla e poi ride ancora:” siamo tutti pancioni.” afferma “come la mamma.”
Sorrido, perché pensando a tutti quelli che mi chiedono se hai capito cosa stia succedendo, dovrei rispondere che hai capito come al solito anche molto di più: il fratellino non lo aspetta solo la mamma, ma tutta la famiglia.