Ho detto alla Lea che febbraio è il mese del carnevale.
Quest’anno ha voluto un vestito da principessa, e quando lo indossa accarezza il bustino e comincia a fare piroette con gli occhi sognanti e un sorriso dipinto sul viso.
Le sciolgo i capelli e lei corre a rimirarsi allo specchio.
Mi fa venire in mente quando anche io accarezzavo le pietre blu sul mio vestito da principessa, quand’ero piccola.
Guardandola girare su se stessa, in una nuvola di tulle rosa e bianco, penso a quando da grande ricorderà piccoli dettagli luccicanti di quel vestito, dell’aria inebriente sul viso ad ogni piroetta, dello sguardo innamorato di suo papà intento ad osservarla ballare, e spero che riuscirà ad annusare tutta la felicità che vedendola adesso, annuso io.
Le ho detto anche che febbraio è anche il mese dell’amore, con tutta la credibilità che mi è concessa dai vestiti costantemente pieni di rigurgito dello Jacopo.
mi ha chiesto lei, evidentemente più interessata alla questione carnevale.
le ho risposto io.
Già, Jacopo, non te l’ho detto?
Ti vestirai da ape, per il nostro carnevale casalingo.
Esatto, l’ennesimo vestito riciclato.
L’ho guardato negli occhi: ha le ciglia lunghe, le iridi blu.
Sembra sorridere, con quegli occhioni spalancati.
Ho pensato a quando sarai grande e guarderò quegli occhi, a quando non riuscirò a sollevarti, a quando smetterai di cercarmi nella stanza appena sveglio con quell’espressione un po’ confusa da avvinazzato al bar che pare dire: “do – dov’è quella signora con il distributore di cibo e bibite acca ventiquattro?”.
Ho pensato ancora che febbraio è il mese dell’amore, ma ho considerato che specchiandosi in quello sguardo lo è in ogni momento dell’anno.
Scusa Jacopo se la maggior parte delle tue cose sono usate.
Scusa se spesso dobbiamo concordare ben poco celatamente con le candide considerazioni di tua sorella rispetto alle tue scarse capacità odierne di controllare i liquidi in entrata ed uscita, scusa se anche sotto una delle poche tutine blu che hai, con la virilissima scritta “AVIATOR”, ti ho messo le calze rosa shocking.
E grazie Jacopo.
Grazie di quegli sguardi a forma e al gusto di sorriso, di quella pelle morbida, di quei baci che affamano e saziano il mio cuore.
Grazie di essere arrivato, di avermi resa ancora mamma, di farmi sognare specchiandomi nei tuoi grandi occhi di bimbo piccolo.
Ti vestiremo da ape, nel mese dell’amore.
Figli miei, vi vestiremo d’amore in ogni mese dell’anno.