Storie di parodia quotidiana

Le videochiamate

Le videochiamate.

Le videochiamate hanno subito un’impennata, per ovvi motivi, in questi tempi recenti.

Mia figlia ha fatto così tante videochiamate ai nonni, alle cugine e agli zii che ormai ho letteralmente perso il conto.

Questa mattina, abbiamo fatto prendere un po’ d’aria al Picco, il babacio storico del papà che adesso è passato in dote a lei.

Il Picco, non ha il naso, perché l’Eddi glielo ha mangiato, poco carinamente.

Quella se ne stava allora con il Picco nel passeggino, davanti alle scale di casa, quando ad un certo punto, le squilla una mano.

Alza gli occhi al cielo, dice : <scusa un momento Picco, devo rispondere, é la nonna> e pigia con decisione con l’indice della mano sinistra sul palmo di quella destra.<Ciao nonna!… Sì, come va? > conversa amabilmente tenendosi una mano davanti al viso. <È la nonna> sussurra nella mia direzione, indicandosi la mano.

Parla per un po’.

Ogni tanto sistema il palmo per vedere meglio e poi alza un po’ il volume in prossimità del mignolo. Di tanto in tanto sprona il Picco a dire “ciao” alla nonna. Poi, saluta la mano destra con la sinistra.

<Ciao nonna, ciao, ci sentiamo dopo, sai, il Picco fà capricci! > conclude lanciando uno sguardo un po’ severo al Picco, per poi sciogliersi in un sorriso comprensivo.

Clic, ritira la mano, che poi riprende il controllo del passeggino.

La lontananza è dura da sopportare, e piano piano abbiamo trovato soluzioni nuove per stare vicini.

Modi creativi anche: videochiamando la nonna,per esempio, con la proprio mano, facendo finta di passeggiare, con il proprio Picco senza il naso.