Il suo sguardo era sornione.
Prese il cucchiaio e lo portò alla bocca con uno scatto.
Senza proferire parola, poi, reintrodusse la posata nella pietanza, la riempí di cibo e lo sollevó a mezz’aria.
La tensione era palpabile.
Con freddezza ostentata afferrò con la mano libera il piatto: tese allora entrambi gli oggetti al bordo del tavolo e in modalità slow motion aprì le mani, seguendo con sguardo malvagiamente godurioso mentre questi cadevano, per poi toccar terra, imbrattando tutto il pavimento e provocando grande trambusto.
Guardò giú, poi su, poi ancora giù, poi posò nuovamente lo sguardo su di me e sorrise, spietatamente.
Eppure io, avevo solo preparato con tanto amore la pappa RISI E BISI appositamente per te amore mio.
Avevo lavato il pavimento mentre dormivi silenziosa come un Ninja e cambiato appena un’oretta prima il body perché avevi deciso di spalmarci accuratamtente sopra l’albicocca che ti avevo dato a merenda.
E ora tu,senza alcun rispetto per i miei sentimenti di madre DECIDI INVECE
di applicare le tecniche di Jackson Pollock sulle piastrelle,
ridendo PER GIUNTA manco fossimo a ZELIG