Congratulazioni Papà!
E’ finalmente arrivata la pensione!!!
Con il tuo impegno, fatica,dedizione e spirito di sacrificio, hai provveduto, insieme alla mamma , a sostentare e non far mai mancare nulla alla nostra famiglia e a permettere a noi figli di studiare, seguire le proprie aspirazioni,realizzare tanti piccoli e grandi sogni, obiettivi, intenti e desideri. Ci hai insegnato l’importanza del lavoro e dell’affidabilità, hai tentanto di trasmettere quello al risparmio, che non ha funzionato proprio con tutti i membri della famiglia, ma comunque l’averci provato, già costituisce un merito.
Grazie, dal cuore.
Ma suvvia, parliamo della pensione adesso! Non avrai più orari, più restrizioni e obblighi. Saprai cos’è la libertà dal lavoro senza il rischio di diventare un clochard, potrai fare ciò che vuoi, andare in bici, in montagna, a passeggiare,a sciare, combattere sul campo le angherie della Pepa, impedendole di effettuare la sua opera quotidiana di trasferimento dei vostri abiti dall’armadio al giardino.. Potrai deridere la mamma quando dovrà recarsi al lavoro, sorseggiando una tazza di caffè in tutta tranquillità, salutandola dalla finestra mentre lei,imbacuccata come una norvegese, inforca la bici per entrare in orario.
Viaggi (o almeno gite), bella vita, questo dovrà fare l’INPS PER TE, dopo che tu hai contribuito al suo approvvigionamento per anni.
Avrai finalmente la possibilità di avere tempo per fare ciò che ti piace.. insomma, te lo sei meritato il tempo libero,ed è ora di goderselo.
Sì.
Potresti goderti la vita…OPPURE..potresti decidere di intraprendere il più faticoso degli stili di vita: sei giovane , è vero, ma comunque potresti pensare di fare una scelta che potrebbe rivelarsi la più ardua mai presa. PER COSA? Per guadagnare il supremo rispetto, il potere… su che cosa, mi chiedi? Sui giovani, sul traffico, sulla sanità, sull’ordine pubblico, il buoncostume, la politica, IL TEMPO. Di cosa sto parlando?
Potresti decidere di diventare IL PENSIONATO.
Bada bene però,per lui non c’è vacanza, non c’è libertà, ma solo grandi oneri.
Il pensionato si alza molto presto, ed i suoi principali obiettivi sono due: dottore ed ospedale. Dovrà recarsi verso questi due luoghi ad una velocità di crociera fra i 30 e i 40 km orari, dopo aver indossato una coppola oppure un cappello di lana cotta a testa larga. La levataccia è giustificata dal fatto che il pensionato deve essere lì molto in anticipo, per surclassare coloro che tenteranno di avere su di lui, stolti e e dissennati, la precedenza. Certo, sarà semplice con quelli che lavorano ancora, ma ci vorranno molti anni prima di apprendere la scaltrezza del vero pensionato. Ci saranno molti altri prima di te, infatti, quando arriverai in loco: saranno anche molto più vecchi, ma ti sorprenderai della loro capacità di muoversi con grande velocità e destrezza, nonostante utilizzino mezzi di locomozione come bastoni o treppiedi, che servono solo a farli sembrare innocui e a spiazzarti quando con uno scatto, ti soffieranno da sotto il naso, il numerino per accedere al prelievo. Ti troverai a guardare con ammirazione quelli più navigati, che ad alta voce ripeteranno e amplificheranno il numero appena apparso sul tabellone luminoso all’ospedale “ L’è AL DÖI . AH Sì, L’è LA SIGNORINA AL DÖI. LA GA LA PRECEDENSA”, loro si sono guadagnati quella posizione. Osservali e impara, mentre escono trionfanti dallo stanzino premendo il batuffolo di cotone e mostrando con la fierezza di un eroe greco, il braccio interessato dal prelievo.
Il pensionato però, non fa solo solo questo. Deve quotidianamente partecipare alla gara dei carrelli all’apertura della Coop e congestionare la cassa pagando solamente utilizzando i centesimi di euro, custoditi in un borsellino dalle dimensioni tascabili ma dalla profondità insondabile, che richiede un frugare attento ed accompagnato da specifiche imprecazioni; deve far girare l’economia acquistando, a scelta, una Fiat panda bianca oppure una Clio storia, nuove di pacca.
Il pensionato non ha paura delle intemperie. Che batta il sole o scrosci la pioggia, lui è lì, stoico e a braccia incrociate dietro la schiena, a giudicare il cantiere e tutti gli operai che vi lavorano, fiero nel suo il gilet verde bottiglia con i bottoni di osso e occhi bene aperti sulle irregolarità. Lui c’è, mentre il vigile fa una multa alla macchina parcheggiata dal frettoloso individuo che vuole “solamente” prelevare: annuisce e ha parole al vetriolo per l’indisciplinato automobilista; scuote la testa e incita il vigile a non avere pietà se questo, accortosi di quanto in atto, cerchi di dissuadere l’autorità dal prendere il provvedimento. Il pensionato controlla e borbotta. Al pensionato non sfugge niente.
Lui ha il controllo sulla viabilità stradale. Lui decide quando tu arriverai dove devi andare.
Spadroneggia al mercato, sfoggia in modo sfrontato la sua leadership sulla panchina in piazza. Consuma con malcelata moderazione e strategia il bianchino più frizzante del baretto in piazza, incontra i suoi amici per una partita alle carte condita da qualche blasfemia di rito.
Impreca contro i giovani che guidano i motorini smarmittati, sfoggia ogni giorno battute sul tempo e la politica.
Utilizza un gergo specifico, un linguaggio arcaico che si tramanda da secoli.
Mille altre cose ci sarebbero da dire.. ma ecco, non starei a tediarti oltre sugli oneri e le fatiche che gravano su questa figura pubblica ed istituzionale. Posso solo sbilanciarmi dicendo che una leggera propensione alla polemica la si può anche scorgere in te, quindi nel caso tu volessi intraprendere questa strada, qualche “speranza” di riuscita la vedrei..
Senti, prenditi del tempo per pensarci e intanto..goditi la festa, l’affetto dei tuoi cari e….LA TORTA!
CONGRATULAZIONI!!!!!!!!!!