La soffice schiuma del cappuccino caldo la domenica mattina al baretto in piazza;
I’aroma inconfondibile del caffè;
il profumo della spremuta d’arancia;
la gaiezza del succo di frutta “per favore fuori frigo che se no mi cago addosso”.
Le brioches calde e fragranti dal profumo incomparabile, con le noci e la marmellata, quelle al cioccolato e quelle alla crema, le sfogliatine fragranti al limone e i friabili biscottini al burro;
la pila soffice,dorata e seducente nella sua mollezza di pancakes, sgocciolate di sciroppo d’acero;
le marmellate dai colori dilettevoli, il burro morbido che si scioglie sul pane appena tostato, la spalmabile alla nocciola, la crema di biscotti caramellati, il burro di arachidi.
L’uovo fritto con il bacon, la salsiccia ancora sfrigolante, il pane nero con il lardo e il miele, il formaggio con i buchi.
I cereali nel latte bianco,
il cucchiaio pieno di polvere al cacao.
Lo yogurt fresco e la frutta a spicchi.
Se vuoi farmi felice, portami a colazione, non a cena.
Se vuoi farmi un regalo, preparami un ciambellone bicolore panna e cioccolato da pucciare nel caffellatte.
Mi inviti al Brunch? No, grazie, per me mischiare colazione e pranzo è un’idea sciocca e balorda.
Chissà che un giorno, in virtù di questa passione, io e Claudio riusciremo a realizzare il nostro piccolo sogno, aprire un Bed and Breakfast, specializzato in colazioni memorabili.
A me piace andare in vacanza in buona parte per la colazione.
Giudico con meticolosità il buffet, assaggiando con diligenza la varietà di cibi e bevande offerta: “Gradisce qualcosa di caldo?” “Sì, grazie, che gentile, facciamo, se non le crea impiccio,un latte macchiato, un caffè, un cappuccio e un bicchierino d’acqua, va, che sgrassa giù”.
Tanti bellissimi ricordi sono legati a questo momento.
Quando qualcuno mi dice “no guarda, io la colazione nemmeno la faccio, al massimo un caffè amaro, in piedi, al bar. Grugnendo.” Lì rimango proprio male male, ma male male.
Scuotendo la testa, disincantata, mi allontano.