Quando dormi, mi guardo intorno.
Cosa c’era, negli spazi, prima di te?Che c’era sugli scaffali, i tavoli, il divano, sui davanzali delle finestre?Che c’era sui fogli bianchi? Cosa occupava il posto di pupazzi, giochi, pennarelli e buffi animali, che occhieggiano da ogni direzione?
Negli angoli pieni di risate, nei soffitti carichi di sguardi che trapassano l’intonaco e arrivano alle stelle… Cosa c’era?
Eppure, anche prima, come adesso, sembrava che non ci fosse mai spazio, che tutto fosse pieno, e guarda ora, quanto spazio s’è riempito.
Tutto si è esteso, dilatato e allungato per farti spazio, per accogliere tutta quella briosa aria a sferzarci i capelli e quel luminoso luccichio dei tuoi occhi a illuminare le nostre giornate.
Come case, come posti accoglienti ed ameni, siamo spazi che paiono pieni zeppi, colorati e saturi d’amore, che in un attimo si stiracchiano e allargano a dismisura, fanno ancor più spazio insomma, per accogliere ancor più amore.