Filastrocche e fantasticherie di Parodia

Etichette

“Le etichette vanno bene solo sulla marmellata”, questo rispose una mamma innamorata.

E poi

“Io non lo voglio un soldatino, a me va benissimo il mio bambino!”

Io non sono una brava mamma, sono una mamma.

Il mio bambino, non è un bravo bambino, ma un bambino.

La mia missione non è rendere il mio piccolo indipendente, ma soddisfare il suo bisogno di dipendenza, così che un giorno, possa essere capace da solo di provvedere a sé stesso; il mio obiettivo è insegnargli a dire no, se no è quello che vuol dire, e parimenti a dir di sì, se è quel che sente di pronunciare.

Il mio bambino non è un bravo bambino solo se dorme, mangia, sta composto e zitto, sempre sull’attenti come un perfetto cadetto: il mio, infatti, è un bambino, che ogni giorno è libero di essere uguale e diverso da sé stesso, ha dei diritti, gli è davvero concesso!

Ed io, non sono una brava mamma, sono una mamma, che si ripete ogni giorno che fra le proprie ansie e quel che suo figlio cerca di comunicarle quotidianamente, sono le seconde cose,quelle da ascoltare attentamente.

Non sono una brava mamma, sono una mamma.

Sono il filtro, fra il mondo e mio figlio: lo proteggo, ma faccio entrare luce, lascio un bello spiraglio.

Sono un cannocchiale, una lente, una barca e poi un aereo di carta con la punta ben alitata, sono un aquilone, una scala, una voce, un orecchio, una mano, occhio e un cuore, sono un trampolino, sono tutto per il mio bambino.

Non sono una brava mamma, sono una mamma, e il mio bambino, non è un bravo bambino, ma un bambino.

“Le etichette vanno bene solo sulla marmellata” questo disse una mamma innamorata.